“L’esperienza del terrorismo è per definizione un attentato alle libertà costituzionali, a quelle individuali come a quelle collettive.
Per questo, gli anni di piombo sono stati per l’Italia una stagione lacerante. Ad essere messa alla prova era la tenuta stessa della società e delle Istituzioni. Eppure, l’Italia non ha ceduto al metodo della paura. Si è ancorata a quei valori di democrazia, giustizia, legalità e solidarietà che aveva faticosamente conquistato nell’esperienza della liberazione”. Lo ha ricordato questa mattina il presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, intervenendo nell’aula di Montecitorio alla celebrazione del Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo.
“Valori maturati nel movimento spontaneo della resistenza, che nel pluralismo delle visioni politiche, culturali e religiose aveva contribuito a definire quella cornice di ideali e principi di diritto poi sapientemente realizzati a livello nazionale nel tessuto della Costituzione e a livello sovranazionale nell’adesione al progetto europeo”, ha proseguito la seconda carica dello Stato, sottolineando che “sono stati questi anticorpi a consentire all’Italia di reagire alla stagione del terrorismo interno. Una prova dolorosa e difficile, ma che ci ha visto crescere nella comune fedeltà ai valori non negoziabili”. Secondo Casellati, oggi “la prospettiva prioritaria è senz’altro la battaglia per la verità. Un dovere morale nei confronti dei familiari delle vittime, delle Associazioni presenti e di tutti i cittadini che non si arrendono alla frustrazione delle aree grigie ancora presenti”. Per la presidente del Senato, “se alle giovani generazioni consegneremo un racconto ancora intriso di segreti e oscurità non potremo mai trasmettere loro fino in fondo quel bagaglio di valori e ideali che ci ha consentito di superare le prove del terrorismo”. “Questo impegno è oggi prioritario alla luce delle sfide della contemporaneità”, ha ammonito Casellati, che ha avvertito: “Tanti sono i campanelli di allarme che destano preoccupazione e seminano instabilità. E di fronte alle paure dell’oggi non vi è che una risposta possibile: quel cammino di libertà che è parte della nostra identità e che oppone alla logica della violenza la forza della legalità, del diritto e del rispetto per ogni vita umana”.