Soccorsi in mare: Misericordie, siglato un protocollo d’intesa con le Capitanerie di Porto

Con la firma di un protocollo d’intesa è stata sancita oggi una nuova sinergia tra la Guardia Costiera e le Misericordie d’Italia nel campo delle emergenze in mare e del soccorso sanitario. Grazie all’accordo, l’area emergenze delle Misericordie potrà essere integrata, a livello locale, nazionale e internazionale, nelle attività cosiddette Sar, di ricerca e soccorso in mare, svolte sotto il coordinamento delle Autorità. Il protocollo, sottoscritto dal presidente nazionale della Confederazione nazionale delle Misericordie, Domenico Giani, e dal comandante generale delle Capitanerie di porto-Guardia Costiera, ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone, prevede anche l’imbarco di personale delle Confraternite per il supporto sanitario su unità aeronavali della Guardia costiera. Come spiega una nota, è inoltre previsto lo sviluppo da parte delle Misericordie, di programmi formativi in favore del personale delle Capitanerie di Porto con specifico riguardo all’ambito sanitario (primo Soccorso, BLS-D), nonché alle materie della Protezione civile e del disaster management, previa stipula di appositi accordi attuativi. “Il protocollo odierno apre la strada ad un lungo percorso di collaborazione con un’organizzazione ricca di storia al servizio della persona in condizione di fragilità – ha sottolineato Carlone – che sarà fonte di costruttive sinergie nelle molte attività operative che caratterizzano le missioni della Guardia Costiera al servizio della collettività e di chi è in pericolo in mare: la nostra missione a salvaguardia della vita umana in mare, da oggi, potrà così contare anche su di un partner importante come i volontari delle Misericordie d’Italia”. Al contempo, le Capitanerie di Porto si impegnano a formare il personale delle Misericordie sulle le normative di sicurezza della navigazione e sulle procedure da osservare in caso di emergenza. “Con le nostre 780 sedi operative sul territorio nazionale – ha dichiarato Giani – riusciremo a garantire un capillare supporto alle Capitanerie di Porto, offrendo il nostro importante know-how nel campo dell’area delle emergenze”. “Abbiamo scelto di essere anche noi ‘a bordo’ per fornire un contributo al supporto sanitario nelle emergenze in mare”, ha aggiunto, parlando di “una nuova sfida che ci rende orgogliosi e rappresenta un ulteriore importante impegno al servizio del Paese in collaborazione con una importante istituzione pubblica conosciuta dai cittadini per il ruolo indispensabile nella tutela della sicurezza in mare”.

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