Diocesi: Prato, “l’‘occhio’ della chiesa di San Francesco non è di scuola robbiana ma è opera di Donatello”

(Foto diocesi di Prato)

“L’‘occhio’ della chiesa di San Francesco a Prato è di Donatello”. È la proposta avanzata da Lia Brunori, funzionaria della Soprintendenza, secondo la quale l’‘occhio” della chiesa di San Francesco dove è raffigurato il Santo di Assisi nell’atto di ricevere le stimmate è stato realizzato dal grande maestro del Rinascimento fiorentino, l’autore del pulpito della cattedrale di Santo Stefano, uno dei simboli della città di Prato. L’inedita attribuzione è contenuta nel libro fresco di stampa dedicato al restauro dell’opera, inserito all’interno del più ampio progetto dei lavori di ristrutturazione e recupero che stanno riguardando l’intero complesso dell’ex convento, prima francescano, poi carmelitano e oggi collegato alla parrocchia di Santa Maria delle Carceri.
Il volume “Le stimmate di San Francesco. Una scultura riscoperta nella chiesa di San Francesco a Prato”, edito da Polistampa e curato da Lia Brunori insieme a Francesco Marchese, coordinatore del progetto di restauro per conto della parrocchia, è stato presentato questa mattina alla presenza del vescovo Giovanni Nerbini, del sindaco Matteo Biffoni e dell’amministratore parrocchiale mons. Carlo Stancari.
“Fino a oggi – si legge in un comunicato – questo manufatto era associato alla scuola robbiana”; ora, “grazie ai lavori di restauro sono state compiute delle nuove analisi e il rilievo in stucco è stato osservato da vicino, come forse non era mai stato fatto prima”. Così, “guardando i dettagli, specialmente gli elementi prospettici e la particolare tecnica realizzativa, la funzionaria delle Belle Arti propone questa nuovissima attribuzione”. Tuttavia, conclude, serviranno altri documenti per “diradare i molti interrogativi che accompagnano la lettura del rilievo”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa