(Strasburgo) Un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca e gli oligarchi di Putin; piano per l’embargo sul petrolio russo; pieno sostegno a Kiev e piano di ricostruzione dell’Ucraina. Ampio e articolato l’intervento di oggi della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, nell’aula del Parlamento europeo a Strasburgo. La presidente si è concentrata in particolare sulle ricadute economiche della guerra, ma ha al contempo tratteggiato i prossimi passi della risposta Ue all’attacco dell’esercito di Putin alla sovranità ucraina. “Oggi inseriamo nella lista delle persone sanzionate militari di alto grado e altri individui che hanno commesso crimini di guerra a Bucha e che sono responsabili per il disumano assedio a Mariupol”, ha detto Von der Leyen. Minaccioso il tono: “È un segnale a coloro che perpetrano la guerra del Cremlino: sappiamo chi siete e dovrete rendere conto di quello che avete fatto”. Poi la questione energetica: “Intendiamo eliminare gradualmente il petrolio russo per consentire a noi e ai nostri partner di garantire rotte di approvvigionamento alternative e ridurre al minimo l’impatto sui mercati”. L’intento è di eliminare la importazioni di greggio entro sei-otto mesi. L’oratrice ha ammesso: “Non sarà facile perché alcuni Stati membri dipendono fortemente dal petrolio russo. Ma dobbiamo semplicemente lavorarci sopra”.