“Studioso di straordinaria lucidità e capacità profetica, è stato anticipatore della riflessione sui nodi dell’antropologia e del diritto sfidati dall’irrompere delle questioni bioetiche”. Così mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, tratteggia il profilo del prof. Francesco D’Agostino, giurista e filosofo morto nella notte a Roma, nel messaggio di cordoglio inviato alla signora Rossella per partecipare al lutto della famiglia.
“Il suo pensiero originale – sottolinea mons. Russo – è stato un riferimento sicuro sia per gli studiosi di filosofia e biodiritto – dei quali è stato una delle figure più insigni – sia per l’opinione pubblica, alla quale ha sempre saputo rivolgersi con chiarezza e precisione”. Per il segretario generale della Cei, “la Chiesa che è in Italia gli è debitrice del contributo accademico, divulgativo ed ecclesiale dato al dibattito sulle frontiere dell’umano alla luce del Vangelo e del magistero”.
“Protagonista di importanti momenti assembleari promossi dalla Cei e da organismi della Santa Sede, così come di innumerevoli iniziative organizzate da diocesi, associazioni e movimenti, ha saputo esporsi con coraggio in consessi culturali pubblici di prestigio, dall’università – dov’è stato un vero caposcuola e un maestro – al Comitato nazionale per la Bioetica, che l’ha avuto a lungo quale presidente equilibrato e capace di stimolare un pensiero all’altezza delle sfide contemporanee senza scorciatoie né irenismi”, prosegue mons. Russo. “Ci stringiamo alla famiglia nella preghiera, con affetto e riconoscenza per il dono di un uomo di tale levatura umana, intellettuale e cristiana, e – conclude il segretario generale della Cei – affidiamo alla misericordia del Signore l’anima del prof. D’Agostino che ha saputo vivere con piena consapevolezza la sua epoca, portando in essa la luce di una fede vissuta e pensata con autenticità”.