Aborto in Usa: Casini (Mpv), “guardiamo con grande speranza al ribaltamento della sentenza che lo ha reso legale”

“Guardiamo alla notizia con grande speranza. Se il ribaltamento ci fosse davvero sarebbe una conquista enorme paragonabile a quella che ha abolito la schiavitù; sarebbe la vittoria del principio di uguaglianza cardine della modernità, la prova che nonostante momenti bui, la storia avanza nel senso del pieno riconoscimento dell’uguale dignità di ogni essere umano. Questa sarebbe la volta dei figli concepiti da considerare a pieno titolo membri della famiglia umana. Il che implica la tutela del diritto a nascere e della maternità durante la gravidanza. Un invito per tutti a non arrendersi nell’impegno per la vita”. Così la presidente del Movimento per la vita, Marina Casini, commenta l’eventualità di una stretta sull’aborto negli Usa, dove la Corte Suprema potrebbe essere in procinto di ribaltare la storica sentenza degli anni ’70 che lo aveva reso legale. “Accanto a questa speranza c’è un pizzico di preoccupazione: conoscendo il giornalismo americano, e le logiche politiche che possono aver portato alla fuga di notizie, il timore è che questa sia parte di una strategia volta a mobilitare l’opinione pubblica in modo, letteralmente, pregiudiziale, molto prima che la sentenza venga emessa”, prosegue Casini. “I pro-life statunitensi hanno fatto un lavoro egregio nel portare la discussione sulla dignità del concepito nei tavoli politici e giuridici, ma anche nelle discussioni dell’opinione pubblica. La bozza di parere, però, rimane una bozza e non ci restituisce nessuna certezza. Per questo – ammonisce – non possiamo abbassare la guardia e, anche noi, pro-life italiani, accompagneremo idealmente l’impegno degli amici negli Stati Uniti, continuando il comune sforzo per costruire una comunità che sia davvero accogliente per tutti, a partire dal concepito”. Non resta, conclude, che associarci alle parole del giudice Alito: “La conclusione inevitabile è che il diritto all’aborto non è profondamente radicato nella storia e nelle tradizioni della Nazione” dal momento che, come il giudice scrive, “la Costituzione non fa alcun riferimento all’aborto, e nessun diritto del genere è implicitamente tutelato da alcuna disposizione costituzionale”.

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