Tra i clienti di tre insegne – Coop, Conad ed Esselunga -, il 62% dichiara di conoscere le iniziative, il 46% di raccogliere almeno un buono durante il periodo di attività, e il 43% di partecipare attivamente destinando i buoni alla scuola da loro scelta. Una percentuale, quest’ultima, che arriva a ben il 95% tra le famiglie che sono solite raccogliere questi bollini. Lo segala l’indagine condotta da GfK Italia (2.556 interviste), e curata dal Cremit dell’Università Cattolica, contenuta nel capitolo 4 di “Community Shopping. Retail, responsabilità sociale e sostegno alla scuola” curato da Pier Cesare Rivoltella (Morcelliana Scholé, 2022).
Dallo studio emerge che solitamente la possibilità di partecipare a raccolte punti è “determinante” per circa 4 famiglie su 10 nella scelta del punto vendita dove fare la spesa. “Appare subito evidente come le raccolte buoni per sostenere le comunità locali, come nel caso delle iniziative community a sostegno della scuola operate dai tre retailer oggetto di questo studio, abbiano una grande rilevanza: esse risultano essere importanti per il 43% delle famiglie, percentuale di fatto poco lontana dal gradimento delle raccolte con premi gratis (51%) e superiore alle raccolte punti con premi con contributo in denaro (34%)”.
Nel 2019 la prima campagna community Coop di carattere nazionale: l’iniziativa “Coop per la Scuola” ha ottenuto nelle prime due edizioni nazionali la partecipazione di oltre 22.000 scuole, per un valore di premi donati pari complessivamente a 18,7 milioni di euro. Da 2012, la campagna community firmata Conad ha consentito alle scuole italiane di ottenere premi dal valore complessivo di oltre 33 milioni di euro. Infine, Esselunga dal 2015 a oggi ha donato circa 93 milioni di euro in materiale scolastico a più di 13.000 istituti, si legge dal Bilancio di Sostenibilità 2020. Solo nel 2020 più di 13.700 scuole hanno aderito al progetto ricevendo oltre 13.4 milioni di euro in materiale didattico e tecnologico.