“Una Chiesa viva si è messa in cammino in questi mesi, più viva che mai. Ferita ma non rassegnata, minacciata ma non vinta, che non intende arrendersi neanche di fronte alle proprie debolezze”. Lo scrive il vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, nell’editorale dell’ultimo numero pubblicato del settimanale diocesano “il Momento”.
Il presule ritornato da Roma, dove ha partecipato all’ultima assemblea dei vescovi italiani, dice che “sono stati giorni intensi, a partire dall’udienza con Papa Francesco, che ci ha detto: ‘Voglio una Chiesa che non guarda indietro, ma avanti’”. “Per questo cammino deve attingere alle sorgenti della fede e mettersi in ascolto dello Spirito di Dio – aggiunge -. Dopo aver condiviso l’unanime soddisfazione per il primo anno del Sinodo (quasi 500mila persone si sono ritrovate in piccoli gruppi, un evento straordinario e ingiustamente sottovalutato dai mass media), ci siamo concentrati nell’individuare proposte per il secondo anno del cammino sinodale”.
Mons. Corazza riferisce, inoltre, che “come vescovi, abbiamo condiviso la sorpresa di aver visto la vitalità dei fedeli”. “Abbiamo eletto un nuovo presidente, nella persona” del card. Matteo Zuppi, “e ci siamo confrontati sulle proposte per il secondo anno del cammino sinodale, rinnovato la formazione dei seminaristi, messo a punto nuove iniziative a tutela dei minori, incoraggiato l’accoglienza dei profughi, che non sono solo ucraini. Abbiamo confermato le tre parole guida: comunione, partecipazione e missione. La comunione fraterna è un punto di arrivo e di partenza per la nostra missione di annuncio nel mondo. Comunione e missione richiedono partecipazione e responsabilità di tutti. È stato bello stare fra noi vescovi, sapendo che insieme c’erano le nostre comunità”.