Pnrr: Fism, “strumento che può abbattere il divario tra Nord e Sud”

“Non sono più tollerabili le differenze Nord Sud e Centro periferia che hanno contraddistinto il nostro Paese negli ultimi anni. Esse possono essere superate, fra l’altro, mediante gli investimenti previsti dal Pnrr e mediante i finanziamenti ai costi di gestione previsti dal fondo di solidarietà comunale e da altri strumenti di finanziamenti pubblici”. Così l’avvocato Stefano Giordano, già presidente nazionale della Fism, Federazione italiana scuole materne, oggi responsabile nazionale per le questioni giuridiche della federazione – alla quale in Italia fanno riferimento circa 9mila realtà educative – ha dato conto di una situazione. Lo ha fatto durante un seminario conclusosi sabato scorso presso il complesso Donnaregina a Napoli, città dove pare riconfigurarsi una politica di sostegno al mondo della prima infanzia, in larga parte anche qui costituito da scuole paritarie non profit e servizi educativi integrati oggi alle prese con la chiamata verso il Terzo settore.
“La parità effettiva di queste istituzioni scolastiche passa attraverso la piena tutela della child guarantee che deve mettere bambine e bambini che vivono nel nostro paese nella condizione di accedere gratuitamente ai servizi per il tramite delle istituzioni scolastiche liberamente scelte dai propri genitori”, ha ribadito Giordano, sottolineando la necessità di lavorare con nuovi modelli di cooperazione e coprogettazione fra pubblico e privato.
L’incontro dal titolo “Un passo avanti”, introdotto dai saluti del presidente Fism nazionale, Giampiero Redaelli, e del vescovo ausiliare di Napoli, mons. Francesco Beneduce, ha visto gli interventi della presidente della Fism Campania, Rosaria De Filitto, e di Massimo Pesenti, responsabile del coordinamento delle aree territoriali della Fism, come pure dell’assessore regionale campano alla Scuola, alle Politiche sociali e giovanili, Lucia Fortini. Tra i temi, anche, calo demografico, family act, l’accoglienza dei bimbi ucraini in molte scuole Fism e, attraverso il confronto con esperti qualificati, la conoscenza delle possibilità che si spalancano per la Fism, che in Campania unisce oltre duecento sedi fra Napoli, Salerno, Caserta, Avellino e Benevento.

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