Mons. Giorgio Marengo è “il primo cardinale dell’Istituto, è un dono di Dio e un riconoscimento per il nostro Istituto, è un dono del nostro amato Fondatore il beato Giuseppe Allamano”. Così padre Stefano Camerlengo, superiore generale dei Missionari della Consolata, ha commentato la notizia della scelta di mons. Marengo come uno dei 21 nuovi porporati annunciata ieri da Papa Francesco al termine del Regina Caeli.
“Mi trovo a Boa Vista precisamente all’aeroporto pronto per partire per San Paolo”, ha raccontato p. Camerlengo nel messaggio inviato a tutti i Missionari della Consolata: “Ho letto la notizia nel mio cellulare che è stato riempito di messaggi e di auguri, che bello sentire e vedere tanta vicinanza e affetto tanta gente che ama la Consolata nei suoi figli e figlie”. “Grazie a Dio – ha proseguito il superiore generale – non passano solo le notizie brutte di guerre e ingiustizie ma vengono anche comunicate le notizie belle buone e vere quelle che riscaldano il cuore e fanno del bene”. Per p. Camerlengo, “la notizia della nomina di Giorgio è una buona notizia che fa bene a tutti: alla Chiesa, al mondo, all’Istituto, all’Asia e a tutti noi. La nomina di Giorgio è per noi tutti un messaggio e un invito all’impegno, alla generosità, alla disponibilità alla volontà di Dio nella nostra vita”. “È conferma – ha aggiunto – che la missione non ci appartiene ma è opera di Dio e che noi siamo suoi semplici strumenti nelle sue mani. Che questa notizia, che questo nuovo servizio di Giorgio alla Chiesa sia per noi tutti benedizione, consolazione e ringraziamento”. “La Consolata – ha concluso p. Camerlengo – benedica e accompagni Giorgio, sostenga e doni salute a sua madre e sorella, doni a tutti noi più gioia nel servizio, più generosità nella missione e più speranza per il futuro”.