“Il libro di don Giuseppe Costa mi ha ricordato il privilegio di noi giornalisti di raccontare le vite e di porre domande alle persone che vengono colpite”. Così Cinthia Wooden, responsabile di Catholic News Service (Cns), riguardo al libro scritto da don Giuseppe Costa, “Girovagando tra cronache e eventi. Quarant’anni di giornalismo” (Nemapress edizioni), presentato oggi a Roma, alla Lumsa. “Il nostro girovagare non è casuale o vago, padre Costa è alla ricerca di ciò che è nuovo ma anche di ciò che di nuovo avrà impatto sugli individui e sulle comunità della Chiesa”. In particolare la giornalista sottolinea come il volume faccia riflettere sul rapporto fra giornalismo e storia: “In uno degli articoli contenuti nel libro – dice -, datato 25 anni fa, don Costa parla del pregiudizio anti cattolico della maggioranza dei media degli Stati Uniti, in particolare in riferimento alle accuse verso i chierici per lo scandalo degli abusi sui minori. Ora sappiamo che le accuse animose erano per colpire la Chiesa. Dire la verità al potere per conto del pubblico e dei più piccoli è sempre stato un dovere dei giornalisti”. “Un altro pezzo – aggiunge – è sull’anniversario dell’attentato al World trade center in cui ha aggiunto il fattore umano ai fatti secchi. Alla fine gli eventi sono storici per il loro impatto sugli esseri umani e lui lo mostra. Un altro è sul dibattito riguardo al Columbus Day in cui è stato dimenticato di ricordare i diritti delle culture native del Sud America”. “Sarà interessante – commenta la giornalista – vedere come Papa Francesco parlerà di questo tema nel viaggio in Canada a luglio”.