Il vescovo di Prato, mons. Giovanni Nerbini, questa mattina ha visitato il cantiere di restauro della facciata del Duomo. Il presule è salito sui ponteggi e ha potuto ammirare da vicino capolavori come il pulpito di Donatello e l’elegante robbiana posta proprio sopra la porta d’ingresso della cattedrale. “È un’emozione osservare nel dettaglio certi particolari che ci fanno apprezzare infinitamente il lavoro che hanno fatto gli artigiani e gli artisti di secoli e secoli fa – ha detto mons. Nerbini – e allo stesso tempo questo ci dovrebbe rafforzare nell’amore per la nostra città e per le opere che qui si trovano e che talvolta non siamo così attenti a considerare quanto meriterebbero”.
Con l’occasione è stato fatto il punto sui lavori di restauro delle facciate della cattedrale di Santo Stefano. Ad eseguire gli interventi, che termineranno entro la fine dell’anno, la ditta pratese Piacenti spa. Il progetto è stato realizzato dallo Studio Comes con la supervisione della Soprintendenza. Il committente è il Capitolo della Cattedrale in collaborazione con l’Ufficio Beni culturali della diocesi di Prato. Il progetto prevede una serie di interventi sui muri esterni della cattedrale volti alla conservazione e alla messa in sicurezza dell’apparato decorativo monumentale della facciata principale, di quella laterale, del campanile e della parte absidale. Il primo step è stata la mappatura della situazione e dei vari tipi di degrado, oltre ad alcune prove di pulitura. Gli interventi nello specifico consistono nel restauro di tutte le superfici lapidee, con attenzione al marmo verde di Prato e alla pietra serena, che presentano i maggiori degradi, con diffusi distacchi e caduta di materiale. Per questi elementi decorativi saranno previsti interventi di pre-consolidamento, pulitura, consolidamento ed integrazione delle parti mancanti. Anche l’alberese bianco, presente pure nella variante palombino con la caratteristica colorazione ruggine, sarà restaurato e consolidato per recuperare l’antico splendore. Sulle facciate vi sono anche porzioni con decorazioni pittoriche ad affresco che saranno pulite e trattate per risolvere i problemi di distacco degli intonaci e delle pitture ed eliminare i segni del tempo che hanno degradato i colori.
Infine, saranno restaurate anche le statue presenti sulla sommità della facciata e che rappresentano Sant’Anna con la Madonna bambina, San Gioacchino, la Vergine Maria e Santo Stefano. Anche il pulpito di Donatello e la lunetta di Della Robbia, sopra il portale del duomo, saranno oggetto di una revisione dello stato di conservazione.