Si svolgerà il 6 e il 7 maggio, dalle 9 alle 18.30, presso la sede di via Petrarca a Napoli, il primo convegno del 2022 promosso dalla Scuola di alta formazione di arte e teologia (Safat) della Pontificia Facoltà teologica dell’Italia Meridionale (Pftim) sezione San Luigi, in collaborazione con la Fondazione culturale San Fedele di Milano e con il patrocinio della Fondazione Posillipo. Dedicata al tema “Quale arte sacra oggi?”, la due giorni è articolata secondo un approccio interdisciplinare alla questione e sarà caratterizzata dalla partecipazione di critici d’arte, artisti, filosofi, liturgisti ed esperti del settore.
“Il convegno – spiegano Giorgio Agnisola e Andrea Dall’Asta, direttori scientifici dell’evento – vuole essere occasione di confronto sul futuro dell’arte sacra, in una stretta relazione tra la liturgia e le varie modalità con le quali la società interpreta ed elabora uno dei temi centrali della contemporaneità, ossia l’immagine. È pensato come un vero e proprio laboratorio di ricerca da proseguire negli anni, insieme al corpo docente e agli studenti, per allargare ancor di più la rete di collaborazioni della Scuola, e contribuire a far, finalmente, rifiorire il dialogo tra arte e Chiesa”.
Il 6 maggio, dopo i saluti della condirettrice della Safat, Giuliana Albano, del decano della PFtim sezione San Luigi, padre Mario Imperatori, e del preside della Pftim, don Emilio Salvatore, il direttore della Safat, padre Jean Paul Hernandez, aprirà i lavori con una relazione sul tema “Fare memoria del passato per elaborare il presente”. “Nella cultura occidentale,- sottolinea il direttore Hernandez – europea in particolare, siamo in un momento storico in cui si sta, probabilmente, superando una schizofrenia intellettuale che aveva, nell’ultimo secolo e mezzo, separato la creatività artistica dalla dimensione spirituale, dalle radici più profonde delle nostre tradizioni religiose e spirituali e soprattutto dalla richiesta di senso più profondo, che sta in ogni cuore umano e che lo porta a riconoscere il proprio limite e a rivolgersi a qualcosa che lo supera. È quindi questo un tempo privilegiato per leggere questa ricongiunzione tra arte e spiritualità, che non è un tornare indietro ma riscoprire il passato con una nuova fecondità. Riscoprire questo legame intrinseco tra arte e teologia, tra arte e mistero ha una fecondità totalmente nuova rispetto a mille o cinquecento anni fa. Il tempo di schizofrenia è stato un tempo per ritrovare questa relazione: il convegno vuole appunto mostrare che ogni arte ha questa profonda ricerca e meditazione del mistero ma anche essere d’aiuto agli ambiti più esplicitamente sacri che sono alla ricerca di nuovi linguaggi, una ricerca che proprio la chiesa fa fatica a portare avanti”.
Per partecipare al convegno, in presenza oppure online, occorre prenotarsi compilando il modulo su www.scuolaarteteologia.it/iscrizioni-on-line-al-convegno-quale-arte-sacra-oggi-6-7-maggio-2022/.
Per maggiori dettagli è possibile scrivere a segreteria.arteteologia@pftim.it o chiamare al numero 0812460333.