Entrato nel vivo delle proposte di confronto pubblico, il 102° Katholikentag in corso a Stoccarda, con la giornata di oggi ha toccato i temi della guerra in Ucraina, degli abusi sessuali nella Chiesa, dell’accoglienza dei profughi, le riforme della Chiesa e il cammino ecumenico. Una grande manifestazione per la pace in Ucraina sta coinvolgendo diverse migliaia di partecipanti. Molte persone indossano sciarpe e portano bandiere con i colori nazionali ucraini durante l’evento nel grande giardino del castello, alternando momenti di silenzio, musica, preghiere e testimonianze di profughi e volontari dalla zona guerra. Una parte di manifestanti ha iniziato un corteo chiedendo un supporto militare tedesco più deciso all’Ucraina. Alcuni di loro indossavano magliette bianche con impronte di mani rosse a simboleggiare sangue e violenza. Molti partecipanti alla manifestazione avevano presenziato nella mattinata a una tavola rotonda con il cancelliere Olaf Scholz, il quale ha ringraziato le chiese per aver accolto e aiutato i rifugiati ucraini. Ha anche invitato le persone a lavorare ancora di più per creare un clima sociale di solidarietà. Dal podio di Stoccarda ha detto davanti a circa 2.000 ascoltatori: “questa guerra non è diretta solo contro l’Ucraina, ma contro i valori e le convinzioni che modellano e definiscono la nostra società in Europa: democrazia, libertà e dignità umana”. L’intervento di Scholz è stato brevemente interrotto da due facinorosi, immediatamente isolati. La guerra solleva questioni, sia politiche che etiche, che devono essere discusse, ha detto Scholz, e “in sostanza, la domanda è: si può combattere la violenza con la violenza?”. Scholz ha sottolineato: “la coesione sociale diventa tanto più importante quanto più crescono le sfide e quindi le incertezze”. Allo stesso tempo, è importante cercare soluzioni comuni “alla pari con le importanti democrazie del Sud del mondo”.
La presidente del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK), Irme Stetter-Karp, ha affermato che anche il budget per lo sviluppo necessita di “più cibo”. Scholz ha espresso parole di rassicurazione in tal senso. Come ulteriore domanda chiave, Stetter-Karp ha affermato: “possiamo garantire che nessuno sia socialmente lasciato indietro?”. Per poi sottolineare: “la cartina di tornasole del nostro atteggiamento devono essere i poveri nella nostra società”.