L’edizione 2022 del Premio Carlo Magno della città di Aquisgrana è andato a tre “donne forti e senza paura”, le tre donne simbolo dell’opposizione bielorussa Maria Kalesnikava, Svetlana Tichanowskaja e Veronica Tsepkalo. “È per me un onore personale e straordinario poter pronunciare il discorso elogiativo alle donne più coraggiose di tutta Europa”, ha dichiarato nel suo intervento, il ministro degli esteri tedesco Annalena Baerbock. “Siete un modello per milioni di donne in tutta Europa”, ha aggiunto, “il vostro coraggio non può essere rinchiuso, la vostra idea di libertà non può essere esiliata”. “Combattiamo insieme a voi, per una Bielorussia libera e un ordine di pace europeo comune”, ha promesso.
“Il Premio Carlo Magno non mi appartiene, né appartiene a noi tre. È per tutti i bielorussi” ha risposto nel suo intervento Svetlana Tichanovskaya, “per coloro che hanno mostrato un enorme sforzo e dedizione nella loro lotta pacifica e non violenta contro la tirannia, per le donne bielorusse, i giornalisti e i volontari, per ogni bambino che aspetta che madre o suo padre, rinchiusi in prigione, per tutti coloro che non rivedranno mai più i loro cari”.
Nel suo discorso Veronica Tsepkalo ha spiegato come la sofferenza patita da sua madre, l’abbia spinta a ribellarsi alla dittatura. Nipote di un nonno tedesco mai conosciuto ha aggiunto: “Se potesse vedermi qui ad Aquisgrana oggi, direbbe: sono molto orgoglioso di mia nipote”. A ricevere il premio nella sala dell’incoronazione mancava Maria Kalesnikava, attualmente rinchiusa in una prigione bielorussa, come altri 1.300 prigionieri politici. La sorella Tatsiana Khomich ha ritirato il premio per lei e ha invocato l’aiuto della comunità internazionale e dei partner europei, per mettere fine a una pagina terribile della storia della Bielorussia.
La motivazione del Premio spiega che “mettendo da parte le rivalità e le differenze politiche precedenti e coinvolgendo anche partiti minori e sindacati, con le loro competenze e risorse, le tre donne molto diverse hanno formato un’alleanza attorno a un obiettivo principale: il superamento della dittatura e del totalitarismo e la rinascita democratica in Bielorussia”. Dopo la cerimonia, si è svolta una grande manifestazione per la pace. Tra gli interventi anche quello della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.