Povertà educativa: “Con i Bambini”, 15 milioni di euro per il bando “Tutti inclusi” a favore di minori con disabilità

“Tutti inclusi” è il nuovo bando di “Con i Bambini” promosso nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che si propone di garantire la piena partecipazione alla vita sociale e scolastica dei minori con disabilità in condizioni di povertà educativa. Il bando intende sostenere interventi innovativi e sperimentali che rimuovano o riducano le barriere, sia fisiche che culturali, nell’accesso a opportunità educative e ludiche, garantendo la piena inclusione dei minori in povertà che rientrino nella categoria della disabilità vera e propria (sensoriale, motoria, psichica ex legge 104/92) o che presentino importanti disturbi evolutivi specifici.
Il bando mette a disposizione un ammontare complessivo di 15 milioni di euro, in funzione della qualità dei progetti ricevuti. I minori con disabilità certificata nell’anno scolastico 2018/2019 erano circa 284.000, ossia il 3,3 per cento del totale degli iscritti. L’1,5 per cento di loro presentava una disabilità di tipo visivo, il 2,1 per cento di tipo uditivo, il 96,4 per cento di tipo psicofisico, che comprende molte e diverse fragilità riconosciute.
Pur promuovendo da decenni il principio del mainstreaming e della “scuola per tutti”, “in Italia – ha osservare Con i Bambini – le barriere architettoniche e la mancanza di ausili specifici limitano di fatto l’accessibilità agli ambienti dell’apprendimento: basti pensare che solo il 2 per cento delle scuole dispone di tutti gli ausili senso-percettivi per gli alunni con disabilità sensoriali (il 18 per cento dispone di almeno un ausilio). La situazione è particolarmente complessa nel Mezzogiorno, dove il 49,9 per cento delle scuole è risultato non accessibile per la presenza di barriere fisiche, contro il 43,6 per cento nel nord, 45,8 per cento nel centro. Come confermano anche i dati dell’Osservatorio #Conibambini, l’attivazione della didattica a distanza per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19, ha aggravato la problematica: tra aprile e giugno 2020 oltre il 23 per cento degli alunni con disabilità (circa 70 mila) non ha preso parte alle lezioni”.

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