“Quella del presidente Mattarella è una comunicazione autentica, non facciamo set in Quirinale”. Quello del Presidente “è uno sguardo che non sa mentire, che non ha bisogno di scenografie e sceneggiature”. Così Giovanni Grasso, portavoce, Consigliere per la Stampa e la Comunicazione del Presidente della Repubblica, è intervenuto, ieri sera, all’incontro “Notizie e non solo, al di là e al di fuori dei Palazzi. Il caso di Famiglia Cristiana”, promosso nell’ambito del Festival della Comunicazione in corso a Rieti, per iniziativa della diocesi di Rieti con i Paolini e le Paoline. Nel suo intervento Grasso ha tracciato lo schema di una ‘giornata tipo’ al Quirinale: “La mattina si prepara la rassegna stampa, ci sono ragazzi molto bravi, arrivano presto, si acquistano anche i giornali all’edicola: un misto di cartaceo e tecnologia, già alle 6.30 la rassegna stampa è pronta. Mattarella è un accanito lettore di giornali, come quelli della sua generazione. Poi, come dico sempre, la vita di un ufficio stampa è uguale a quella di un giornale, non sai mai che cosa metterai in pagina, si è aperti a quel che via via succede”. Grasso ha poi spiegato la presenza del Quirinale sui social: “La scelta è stata di avere un account Quirinale, non un account Mattarella, visto che non siamo in una repubblica presidenziale o semipresidenziale. È l’istituzione a twittare, non il presidente”. Da qui la chiosa finale: “Il presidente si può definire un influencer: non uno che detta stili, mode, ma sicuramente un punto di riferimento”.