Papa Francesco: udienza, “la vecchiaia rende quasi inevitabile l’appuntamento col disincanto”

“La vecchiaia rende quasi inevitabile l’appuntamento col disincanto. Il disincanto nella vecchiaia viene”. Lo ha spiegato il Papa, che proseguendo il ciclo di catechesi sulla vecchiaia si è soffermato, nell’udienza di oggi in piazza San Pietro, sul Libro del Qoelet, “un altro gioiello incastonato nella Bibbia”, che ad una prima lettura “colpisce e lascia sconcertati per il suo celebre ritornello: ‘Tutto è vanità’, tutto è ‘nebbia’, ‘fumo’, ‘vuoto’”. “Stupisce trovare queste espressioni, che mettono in discussione il senso dell’esistenza, dentro la Sacra Scrittura”, ha osservato Francesco: “In realtà, la continua oscillazione di Qoelet tra senso e non-senso è la rappresentazione ironica di una conoscenza della vita che si distacca dalla passione per la giustizia, della quale è garante il giudizio di Dio. E la conclusione del Libro indica la via d’uscita dalla prova: ‘Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché qui sta tutto l’uomo’. Questo è il consiglio per risolvere questo problema”.  “Di fronte a una realtà che, in certi momenti, ci sembra ospitare tutti i contrari, riservando loro comunque lo stesso destino, che è quello di finire nel nulla, la via dell’indifferenza può apparire anche a noi l’unico rimedio ad una dolorosa disillusione”, ha argomentato il Papa: “Sorgono in noi domande come queste: I nostri sforzi hanno forse cambiato il mondo? Qualcuno è forse capace di far valere la differenza del giusto e dell’ingiusto? Sembra che tutto questo è inutile, perché fare tanti sforzi? È una specie di intuizione negativa che può presentarsi in ogni stagione della vita, ma non c’è dubbio che la vecchiaia rende quasi inevitabile l’appuntamento col disincanto. Il disincanto nella vecchiaia viene”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa