Con le sue ingenti risorse naturali e la popolazione più giovane al mondo, l’Africa è sempre più al centro dell’attenzione internazionale; è il Continente del futuro, dove sembrano esserci più possibilità che in Europa o altrove ma dove, accanto ad un indiscutibile “rinascimento”, permangono gravi contraddizioni. Di questo si parlerà al convegno promosso da Harambee Africa International oggi, mercoledì 25 maggio, in occasione della Giornata mondiale dell’Africa. L’incontro si svolgerà a Roma, alla Pontificia Università della Santa Croce, alle 17.
L’incontro, dal titolo: “Rinascimento africano: fatto o finzione?” vedrà la partecipazione di George Johannes, ambasciatore della Repubblica del Sudafrica presso la Santa Sede; Maryann Iloha, Bachelor (BNSc) all’Università della Nigeria; Filomeno Lopes, giornalista e autore. Ad animare il dibattito interverranno rappresentanti della società civile e del mondo accademico. Il tema è ancora più rilevante in un tempo di crisi in Europa che sta generando, in Africa, un impatto dai tanti risvolti contraddittori.
La Giornata mondiale dell’Africa – celebrata il 25 maggio – ricorda l’anniversario della fondazione dell’Organizzazione dell’unità africana, nel 1963, chiamata poi Unione africana nel 2002. “Sono passati oltre vent’anni dalla costituzione dell’Ua che ha significato grandi conquiste anche in un’ottica panafricana; capire qual è la direzione futura che i paesi africani stanno prendendo è qualcosa che riguarda necessariamente tutti”, si legge in una nota.