A partire dal 10 giugno, all’Università degli Studi internazionali di Roma (Unint) si svolgeranno corsi di italiano completamente gratuiti per ucraini, così da permettere l’inserimento nel tessuto nazionale di donne e bambini che sono dovuti scappare dalla guerra. I corsi – informano i promotori dell’iniziativa – saranno tenuti da docenti qualificati e specializzati nell’insegnamento dell’italiano a stranieri, che saranno affiancati anche da mediatori culturali. E poiché i profughi in Italia provenienti dall’Ucraina sono in maggioranza donne, dato che gli uomini sono rimasti a combattere la guerra, ci saranno anche attività di insegnamento ludico per i bambini, così da permettere ai più piccoli di imparare la lingua divertendosi nel parco del campus universitario. “La nostra Università ha semplicemente tentato di rispondere a un bisogno”, ha spiegato la preside della Facoltà di Lingue e traduzione, Mariagrazia Russo, presentando l’iniziativa: “C’è un bisogno primario di ogni essere umano: la comunicazione, e per gli immigrati dall’Ucraina adesso c’è il bisogno di comunicare in una terra che, per quanto amica, è pur sempre estranea, con una lingua ai più sconosciuta. L’Unint desidera da sempre formare cittadini aperti al mondo, capaci di creare ponti tra culture, e questa è la nostra concreta risposta al dramma della guerra che sta sconvolgendo il pianeta. E lo facciamo con gioia grazie al contributo di tutti noi: docenti di ruolo e a contratto, personale tecnico amministrativo, dozzine e dozzine di studenti”. In pochi giorni, appena aperte le iscrizioni, hanno risposto all’iniziativa – che si terrà sia in presenza che, per chi vuole, in streaming – 167 persone. Visto che le donne potrebbero aver già trovato qualche lavoro da fare, le lezioni si terranno nel fine settimana. E poiché molte donne ucraine per venire a frequentare i corsi potrebbero avere la necessità di trovare una sistemazione per i propri figli, all’interno dell’ateneo è stato previsto anche un supporto parentale di assistenza per bambini dai 4 ai 13 anni, che potranno apprendere la lingua italiana attraverso percorsi di gioco: sono 75 i bambini che nei prati del campus universitario impareranno, divertendosi, l’italiano nei fine-settimana di giugno e luglio.