“Il popolo di Dio si va organizzando come comunità che vive nella comunione”: lo osserva mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, commentando il Vangelo di domenica 22 maggio, con il racconto del libro degli Atti degli apostoli, ricordando che anche domani continuiamo a seguire la missione di Paolo e Bàrnaba. “La parola che spezziamo nella sesta domenica del tempo di Pasqua ci presenta la Chiesa nella sua bellezza, chiamata a realizzare in mezzo a noi la Gerusalemme Celeste, la Città del Cielo costruita con materiali preziosi, come ce la descrive l’Apocalisse di Giovanni”, aggiunge il presule.
È questa la Chiesa che siamo chiamati a vivere: una Chiesa in dialogo e chiamata alla libertà del bene. “Siamo chiamati ad essere Chiesa, in dialogo e libera di donare al prossimo quella pace che il Cristo Signore è venuto ad annunciare al mondo intero”.
“Il bene non ha bisogno di tante regole, ce lo dicono gli stessi apostoli attraverso le letture di oggi. Bisogna essere però capaci di seguire quell’unico grande comandamento che il Signore ci ha dato: amare Dio sopra ogni cosa e il nostro prossimo come Lui”, evidenzia mons. Spinillo. “Questo ci verrà a donare lo Spirito Santo e questo – conclude il vescovo di Aversa – lo comprendiamo dalle parole del Vangelo di Giovanni: Cristo Signore è venuto ad annunciare una pace vera, il desiderio di donare vita al mondo intero”.