(Carpi) “Dobbiamo domandarci quale sarà il futuro della nostra Chiesa. Di fronte alle difficoltà che non mancano potremo evitare ogni forma di scoraggiamento solo se avremo la consapevolezza che è il Signore a guidare la sua Chiesa”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti ieri sera in cattedrale a Carpi, dove ha celebrato la messa per la festa del patrono della diocesi e della città, san Bernardino da Siena. Il presidente della Cei nella sua omelia ha ricordato, citando una sua recentissima intervista rilasciata al quotidiano Avvenire, la pandemia “flagello che dal punto di vista ecclesiale, ha sconvolto la vita comunitaria. Non dobbiamo avere timore ma avere fiducia in Dio”, nella consapevolezza che “ai nostri problemi non ci sono soluzioni immediate o ‘magiche’: siamo noi che – con l’aiuto dello Spirito Santo – possiamo cercare soluzioni e metterle in pratica. Il cammino sinodale delle nostre Chiese ne è la riprova, e grazie al confronto, all’ascolto e alla preghiera, vuole trovare il modo perché le nostre comunità siano sempre più vive e capaci di annunciare Cristo Risorto”. Bassetti ha portato l’esempio di san Bernardino da Siena, definito “un santo che ci richiama non solo alla ricerca della verità, ma anche della carità. La predicazione di Bernardino non aveva un contenuto esclusivamente religioso o spirituale – ha spiegato – ma era segnata anche da una forte impostazione civica: annunciando la Parola del Signore i nemici si riconciliavano, si costruivano reti di comunione, venivano denunciate le ingiustizie e cercato il bene comune. La società migliorava, grazie alla forza del Vangelo e alla conversione degli animi a Cristo”. Da qui l’invito del presidente della Cei, già ribadito ad Avvenire: “I cattolici non possono rinunciare a ‘sporcarsi le mani’, come dice il Papa, e non devono chiudersi nelle sagrestie abdicando alla missione propria del laicato di costruire nel ‘secolo’ le basi di un nuovo umanesimo”. Come ha testimoniato nella sua esistenza il sindaco santo, Giorgio La Pira: “Dalla sua vita di cristiano e di uomo impegnato nel civile abbiamo avuto conferma che il cristianesimo è vivo, e ha la forza di liberare l’uomo”. Nel corso dell’omelia non è mancato un riferimento ai dieci anni dal sisma del 20-29 maggio 2012 che, ha affermato Bassetti, “nella vostra terra ha causato tanti danni materiali, provocando ferite profonde nella compagine sociale, rovinando chiese, palazzi e aziende. Grazie a Dio, pian piano, siete riusciti a tornare alla normalità, riprendendo la vita di sempre con impegno e sagacia. Ricordiamo anche la drammatica esperienza che queste terre, come tante in Italia, hanno subito a causa della pandemia da Covid-19”. Il cardinale Bassetti nell’omelia, con un fuori testo molto accorato, ha ricordato l’insensatezza della guerra che si sta combattendo in Ucraina e ha invocato l’intercessione di San Bernardino da Siena affinché possa cessare al più presto. Quella di ieri è stata l’ultima visita di Bassetti in una diocesi italiana da presidente della Cei. A riguardo il porporato stesso ha invitato a pregare per l’Assemblea generale della Cei che si terrà la prossima settimana a Roma.