La Chiesa brasiliana è in lutto per la morte di padre Reginaldo Veloso, morto all’età di 84 anni a Recife. La morte è avvenuta giovedì sera, a causa di un tumore. Il sacerdote era famoso in tutto il Paese per la sua amicizia con l’arcivescovo dom Hélder Câmara e per il suo contributo alla musica liturgica, attraverso i suoi canti, di cui era autore. Vicino alla teologia della Liberazione, cantava il legame tra messaggio cristiano e il popolo, specialmente i poveri e gli esclusi.
Veloso è stato anche uno dei promotori del documento “Eu ouvi os clamores do meu povo” (“Ho ascoltato il clamore del mio popolo”), del 1973. Il documento rivendicava l’attenzione per la moltitudine di disoccupati dell’epoca e la cura dei bisogni primari, come l’alloggio, i trasporti e altri diritti.
Tra il 1978 e il 1989 p. Veloso ha sviluppato, nella parrocchia di Nossa Senhora da Conceição do Morro, un’opera comunitaria, finalizzata alla costruzione di una Chiesa partecipata.
Molti i comunicati di cordoglio, tra cui quello dell’arcidiocesi di Olinda e Recife, della Conferenza nazionale dei religiosi del Brasile (Crb) e della Pastorale giovanile.
La Crb, in particolare, richiama in questo momento le parole del salmo musicate da padre Veloso: “Mi abbandono, Signore, nelle tue mani e aspetto la tua salvezza”.