Nei giorni scorsi, il presidente di Israele, Isaac Herzog, ha fatto visita al monastero di Santo Nicodemo a Ramla, 40 chilometri da Gerusalemme, incontrando la comunità parrocchiale e gli studenti della scuola gestita dalla Custodia di Terra Santa. A darne notizia è la stessa Custodia di Terra Santa. Ramla, città risalente al tredicesimo secolo, ha tra i suoi 76mila abitanti, oltre alla maggioranza ebraica, quattromila cristiani e sedicimila musulmani. Questo la rende un luogo di incontro molto importante tra persone di culture e tradizioni religiose diverse, nonché una città-laboratorio di convivenza e di integrazione. Il presidente Herzog e sua moglie, accompagnati dal sindaco della città, Michael Videl, sono stati ricevuti da fr. Abdel Masih Fahim, direttore delle scuole di Terra Santa di Giaffa e direttore della scuola di Ramla. Nell’accogliere la delegazione del presidente, padre Fahim ha fatto riferimento al mosaico interculturale della città per evidenziare come ogni membro della comunità, nella sua diversità, sia un tassello che contribuisce a rendere l’immagine cittadina più bella e più complessa; per continuare in questo senso, però, “sarà necessario dare sempre maggiore importanza all’istruzione e alla convivenza, valori per i quali nelle scuole di Terra Santa si lavora instancabilmente, promuovendo educazione alla pace e rinuncia alla violenza”. A questo proposito, padre Fahim non ha mancato di rilevare il ruolo dell’Ordine francescano nell’insegnamento e nella trasmissione di alti valori umani alle numerose generazioni che si sono succedute nei secoli in questo posto. Salutando i presenti, il presidente Herzog ha replicato affermando il suo profondo impegno per il benessere dei cittadini cristiani e di tutte le minoranze in Terra Santa. Ha espresso visibile gioia per la ricchezza del “mosaico” cittadino, indicando nella presenza cristiana una bella pietra nel mosaico urbano. Di fronte agli studenti, ai dirigenti e al personale scolastico, il presidente ha affermato che le scuole cristiane sono tra le migliori istituzioni educative del Paese, elogiandone la qualità dell’offerta formativa. Il capo di Stato è stato dunque condotto in visita negli ambienti del monastero, ricevendo una spiegazione sulla storia della presenza francescana a Ramla e sulla vita dei santi protettori del convento, Santi Nicodemo e Giuseppe d’Arimatea.