Moldova: il “grazie” della presidente Sandu alla Chiesa cattolica per la “generosità” a favore dei rifugiati. “Insieme possiamo costruire una società libera e pacifica”

“Vi ringraziamo per l’importante lavoro che avete svolto negli ultimi mesi per fornire sostegno ai rifugiati in Ucraina dopo che il loro Paese è stato travolto dalla guerra. Apprezzo la dedizione con cui avete messo a disposizione le vostre risorse, il vostro tempo e le vostre energie per aiutare queste persone – la maggior parte delle quali sono donne, bambini e anziani – che sono state portate via dalle loro case senza la loro volontà”. Inizia così la lettera che la presidente della Moldova, Maia Sandu, ha inviato ha inviato alla Fondazione Regina Pacis ed alla Caritas Moldova, per congratularsi con la Chiesa cattolica per l’impegno a favore dei rifugiati. “Con la vostra generosità, attenzione e disponibilità, avete offerto ai rifugiati una casa calda e accogliente in Moldavia, un rifugio sicuro nel nostro Paese. La generosità dei volontari moldavi è giustamente diventata nota e apprezzata in tutto il mondo. L’esemplare mobilitazione e capacità organizzativa che avete dimostrato in questo periodo, insieme ad altri concittadini, mi fa ben sperare. Credo fermamente che insieme possiamo cambiare il nostro Paese in meglio, possiamo costruire qui una società libera, pacifica e prospera, un luogo caldo e accogliente, un piccolo angolo di paradiso, dove si vuole vivere e costruire il proprio futuro. Grazie mille!”. Il vescovo di Chişinău, mons. Anton Cosa, ha molto apprezzato le lettere di ringraziamento della presidente Sandu, ricordando che l’apprezzamento va rivolto “a tutta l’équipe della Chiesa cattolica di Moldova, perché insieme è stato realizzato tutto”. Oltre a Fondazione Regina Pacis e Caritas Moldova, sul campo lavorano altri organismi di impegno sociale, oltre al lavoro non sempre visibile ma reale delle parrocchie e delle comunità religiose. “È nota ed è molto apprezzata l’attenzione della presidente Maia Sandu”, ha commentato anche mons. Cesare Lodeserto, vicario generale della diocesi. “Il suo incoraggiamento è per noi un dono che sprona ad andare avanti con lo spirito di sempre, per il bene del Paese e di tutti coloro che cercano speranza nella solidarietà di tutti”.

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