“Mai come oggi abbiamo bisogno di diffondere, soprattutto tra i giovani, la cultura della condivisione: in questo senso la donazione di sangue è, altresì, un eccezionale strumento di integrazione, che permette, di fatto, di superare ogni differenza”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato a Gianpietro Briola, presidente nazionale dell’Associazione volontari italiani del sangue, in occasione dell’88ª Assemblea generale dell’Avis.
“L’evento, finalmente in presenza dopo due anni dall’inizio della pandemia, offre l’opportunità per ringraziare l’Avis per l’attività svolta dai suoi volontari, la cui generosità – osserva il Capo dello Stato – ha permesso di confermare il sistema italiano come un modello virtuoso nel consolidamento e nell’ampliamento delle motivazioni verso il dono, ma anche per sottolineare l’impegno con cui l’Associazione è in prima linea per aiutare la popolazione ucraina finanziando l’acquisto di medicinali, dispositivi sanitari e l’attivazione di corridoi umanitari”. “La donazione di sangue – prosegue Mattarella – fonda la sua attività sui principi della libera partecipazione sociale e sul volontariato, quale elemento centrale e insostituibile di solidarietà umana”. “La solidarietà è un caposaldo del nostro ordinamento che prevede l’anonimato e la gratuità della donazione, condizioni queste – il tributo del presidente – che rendono ancora più ammirevole l’attività dei volontari, svolta in silenzio e senza alcuna pretesa di riconoscimento”.