“Tutti noi siamo segnati da quello che sta succedendo Ucraina, ma ci sono decine di guerre in questo momento e chi ha un minimo di sensibilità sicuramente non può fare a meno di porsi delle domande. Il problema dell’economia non è che chi sta bene o chi stava bene comincia a sentir qualche piccolo scricchiolio. Come già durante la pandemia anche in questo momento di grande difficoltà chi stava bene finisce per stare ancora meglio e chi si trova in difficoltà finisce per stare peggio. In questo momento non possiamo non riflettere e non fare delle proposte”. Non è mancato un riferimento all’attualità e al conflitto tra Ucraina e Russia nelle parole di mons. Nunzio Galantino, presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica, oggi pomeriggio ad Assisi per i festeggiamenti del quinto anniversario del santuario della Spogliazione che ha dedicato anche un convegno sui dieci anni della Scuola socio-politica diocesana “Giuseppe Toniolo”.
Per Leonardo Becchetti, professore ordinario di Economia politica all’Università di Roma Tor Vergata, “l’economia influenza moltissimo la pace e per costruire un’economia di pace dobbiamo cambiare modo di produrre energia. Un mondo di energie prodotto in maniera diffusa e partecipata, come possono essere le energie rinnovabili, permetterà di costruire processi di pace. Pace significa mettere insieme le risorse e oggi pace e democrazia si proteggono investendo nei percorsi della cittadinanza attiva”.
Al convegno hanno partecipato anche mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, e Francesca Di Maolo, direttore della Scuola socio-politica “Giuseppe Toniolo”, moderati dalla giornalista Marina Rosati. È stato inoltre presentato il libro “La cura della fragilità, vivaio di formazione politica”, libro edito da Tau che appunto ripercorre i dieci anni della scuola.