“Smettiamo di confidare nella forza mortifera delle armi e percorriamo le vie della politica e del negoziato, adottiamo mezzi di difesa nonviolenti e facciamo crescere una cultura di pace”. È l’esortazione rivolta ieri, 1° maggio, dal Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, nel suo benvenuto ai partecipanti alla manifestazione dei sindacati confederali per la Festa dei lavoratori.
Ricordando la figura di san “Francesco d’Assisi, colui che, scoprendo Gesù, è stato artigiano di pace e vero fratello di tutti gli uomini e le donne e di ogni creatura”, fra Moroni ha sottolineato che “di fronte alla guerra in Ucraina e ad ogni guerra sento di dover ripetere il lucido e profetico grido del Papa: ‘Fermatevi! La guerra è una follia’”. “Di fronte alla sacralità e all’inviolabilità della vita di ogni persona, che la fede ci rivela essere immagine dello stesso Gesù, anche la morte di uno solo a causa della violenza è un atto sacrilego e fratricida”, ha evidenziato il Custode del Sacro Convento.