“La possibilità che è stata data al ministro degli Esteri russo Lavrov di esprimere la propria dottrina antisemita nell’ambito di uno spazio televisivo di approfondimento riporta ancora una volta al tema della responsabilità dei media. Così facendo infatti si dà legittimazione all’odio, non lo si contestualizza né lo si ripudia. La meschina propaganda di usare temi di dolorosa memoria ebraica e pregiudizio antisemita per rendere ancora più incendiaria la guerra già accesa è grave e non va sottovalutata”. Lo afferma in una nota la presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei), Noemi Di Segni, che aggiunge: “Pochi giorni fa abbiamo celebrato il 25 aprile e tutto quel che rappresenta, ancora oggi, nella nostra proiezione valoriale. A breve, il 9 maggio, commemoreremo la fine della seconda guerra mondiale. Un’occasione per ricordare cosa fu davvero il nazifascismo, con tutti i suoi crimini e responsabilità. Ma anche per ribadire con forza la nostra preoccupazione per neonazisti e neofascisti presenti in tutti Paesi europei e la nostra opposizione a ogni forma di negazionismo e strumentalizzazione”.