(Strasburgo) “Il Consiglio d’Europa ha riconosciuto la dimensione religiosa come un elemento importante del dialogo interculturale e ha incoraggiato le comunità religiose a impegnarsi attivamente per la promozione dei diritti dell’uomo, della democrazia e dello stato di diritto in una Europa diversa e multiculturale”. Lo si legge in un testo diffuso a Strasburgo ai partecipanti al convegno internazionale intitolato “Dialogo interreligioso su religione e pace, religione e diritti umani”, in corso oggi al Palais de l’Europe. Il CdE promuove, dall’anno 2000, iniziative come quella odierna, in cui esperti e rappresentanti delle fedi tradizionali si incontrano per una reciproca comprensione e per riflettere sui temi religiosi nel quadro di Stati laici e società secolarizzate. “L’obiettivo della Presidenza di turno italiana del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa – chiarisce una nota – è di rilanciare in seno al CdE un dialogo tra i responsabili delle religioni tradizionali, allo scopo di favorire il rispetto reciproco, la pace così come una coscienza accresciuta della diversità nelle società europee”.