Sono 325 le proposte adottate per consenso dai membri della plenaria della Conferenza sul futuro dell’Europa. Serviranno per raggiungere i 49 obiettivi individuati nei 9 ambiti attorno a cui si è strutturato il confronto in questo anno di lavoro. Le proposte nascono dalla messa in comune delle raccomandazioni dei panel dei cittadini europei (178), dei contributi di panel ed eventi nazionali e dei 43.734 contributi sulla piattaforma digitale multilingue. I numeri sono forniti dallo stesso Parlamento europeo che, tra le tre istituzioni Ue coinvolte, è quella che più ha lavorato affinché il contributo dei cittadini “restasse al centro delle decisioni” durante tutto il percorso. E il Parlamento ora vuole la revisione dei Trattati: la richiesta verrà avanzata durante la sessione plenaria che si apre oggi a Strasburgo, come ha annunciato nei giorni scorsi il copresidente della Conferenza, Guy Verhofstadt. Sulla valutazione della Conferenza l’emiciclo è diviso: secondo Popolari, Socialisti e democratici, Renew, Verdi/Ale e La sinistra “il progetto di proposta rappresenta un importante risultato politico” e tutto il percorso è stato “efficace e democratico”. I deputati di Id (nazionalisti) ed Ecr (conservatori) ritengono invece che “le proposte non riflettono l’opinione pubblica nell’Ue”. Soddisfatti i cittadini che hanno contribuito ai lavori, dice una nota del Parlamento, sia per il percorso sia per le proposte finali, in attesa che “le istituzioni Ue e gli Stati membri garantiscano il seguito appropriato e non deludano i cittadini all’indomani di questo momento storico”. Il prossimo passo è la presentazione della relazione finale della Conferenza ai Presidenti di Consiglio, Commissione e Parlamento durante una cerimonia al Parlamento europeo a Strasburgo, in occasione della Giornata dell’Europa (9 maggio).