(Bruxelles) “Finalmente, dopo le sanzioni, l’Unione europea si muove a tutto campo sull’energia e mette nero su bianco il ‘come’ abbandonare le energie fossili russe. Dopo quasi tre mesi dall’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia, e dopo una crisi energetica iniziata molto prima, la Commissione europea ha presentato un piano energetico da 300 miliardi di euro destinato a incidere sulla Russia più di tutte le sanzioni approvate fino ad oggi”. Lo ha dichiarato Patrizia Toia, eurodeputata e vicepresidente della commissione Industria, ricerca ed energia del Parlamento europeo (Itre). “Per la prima volta – ha spiegato Toia – il continente ha messo sul tavolo un piano concreto per abbandonare le importazioni di energia fossile dalla Russia, supportato da finanziamenti massicci. Inoltre il piano indica una strada per trasformare in un’opportunità economica le difficoltà di questi mesi, perché l’accelerazione nelle installazioni delle rinnovabili, l’aumento del risparmio e dell’efficienza energetica, gli acquisti comuni di gas e idrogeno e gli investimenti sulle interconnessioni e sulla solidarietà energetica tra Paesi sono tutte misure destinate ad avere un impatto economico a lungo termine sulla competitività dell’Unione europea, oltre ad avvicinarci all’obiettivo dell’azzeramento delle emissioni di Co2”. Conclude: “Ora spetta alle istituzioni comunitarie, Consiglio ed Europarlamento, lavorare più rapidamente possibile per approvare e applicare il piano, con la consapevolezza che il prolungamento del conflitto in Ucraina dipenderà anche dal tempo che impiegheremo per renderci indipendenti dalla Russia”.