“La Santa Sede continua a lavorare attraverso numerosi canali per favorire soluzioni pacifiche in situazioni di conflitto e per alleviare la sofferenza causata da altri problemi sociali. Lo fa con la convinzione che i problemi che riguardano l’intera famiglia umana richiedono una risposta unitaria da parte della comunità internazionale, in cui ogni membro faccia la sua parte”. Lo ha detto Papa Francesco, ricevendo stamani in udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, gli ambasciatori di Pakistan, Emirati Arabi Uniti, Burundi e Qatar presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle lettere credenziali.
Rivolgendosi loro, il Pontefice ha ricordato che “voi avete un ruolo privilegiato da svolgere in questo senso”. “Sapete fin troppo bene che la guerra è sempre una sconfitta per l’umanità ed è contraria all’importante servizio che svolgete cercando di costruire una cultura dell’incontro attraverso il dialogo e incoraggiando la comprensione reciproca tra i popoli, nonché sostenendo i nobili principi del diritto internazionale”. Nelle parole del Papa, la consapevolezza che “non è affatto un servizio facile”, ma “forse le situazioni di disuguaglianza e di ingiustizia di cui siamo testimoni nel mondo d’oggi ci aiutano ad apprezzare ancora di più il vostro lavoro”. “Nonostante le sfide e le battute d’arresto, non dobbiamo mai perdere la speranza negli sforzi volti a costruire un mondo in cui prevalgano la fraternità e la comprensione reciproca e i dissidi siano risolti con mezzi pacifici”, ha concluso.