Sarà presentato a Napoli il Bilancio di sostenibilità (2022 su dati del 2021) dell’Azione Cattolica italiana, giunto alla sua quarta edizione. “Non solo una radiografia ricca di dati dello stato di salute della più grande associazione di laici cattolici italiani, ma il racconto vivo di volti e storie che animano quotidianamente un impegno che continua ad agire nella gratuità a servizio della Chiesa e del Paese, in ogni contrada geografica e in ogni periferia dell’umana condizione, mostrando ‘una notevole resilienza delle persone e della vita associativa’ anche in questo tempo di Covid”, si legge in una nota.
Appuntamento sabato 21 maggio (ore 10.30) presso la Sala del Vasari del Complesso monumentale di Sant’Anna dei Lombardi, in piazza Monteoliveto. Dopo i saluti introduttivi di mons. Gaetano Castello, vescovo ausiliare di Napoli, e di Maria Rosaria Soldi, presidente diocesana Ac Napoli, seguiranno gli interventi di Sebastiano Nerozzi (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Paola Ducci e Andrea Cavallini (Mediamo Società benefit), Mario Sicignano (presidente ParteNeapolis Cooperativa sociale e Confcooperative Cultura Turismo Sport Campania). Conclude Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale dell’Ac. Modera, Paolo Seghedoni, giornalista.
Le novità del Bilancio di sostenibilità 2022 sono essenzialmente due: da una parte una prima sperimentazione sulla valutazione dell’impatto sociale di alcuni progetti, tre nello specifico, scelti tra quelli nazionali (alleanza con Telethon) e locali (Open Hortus a Prato e volontariato all’hub vaccinale a Lamezia Terme). Valutare in modo puntuale l’impatto delle attività associative, come ricorda il presidente dell’Ac Giuseppe Notarstefano, “rappresenta un passo avanti nella cultura della progettazione e della rendicontazione che, come associazione, ci sentiamo chiamati a fare”. Altra novità la realizzazione dello stakeholder engagement in presenza, con una trentina di persone rappresentanti dei portatori d’interesse nei confronti dell’Ac: questa attività non solo ha permesso di ricalibrare la matrice di materialità, che rappresenta il centro metodologico del processo di rendicontazione, ma ha soprattutto fatto emergere punti di forza e nodi da sciogliere per l’associazione.
L’Azione Cattolica anche attraverso il Bilancio di sostenibilità sta percorrendo un cammino che si inserisce pienamente in quello sinodale della Chiesa, perché le permette di motivare e rimotivare le proprie scelte di gratuità, condivisione, sobrietà e trasparenza.