Parlamento Ue: Sandu (presidente Moldova), “sopraffatti dall’accoglienza dei profughi ucraini, ma faremo la nostra parte”

(Bruxelles) Nel suo discorso al Parlamento europeo, la presidente della Repubblica di Moldavia, Maia Sandu, è stata più volte interrotta da lunghi applausi, con una standing ovation finale. Ha raccontato dell’accoglienza dei profughi in fuga dall’Ucraina: “Nel giro di poche ore, le nostre autorità hanno iniziato ad accogliere decine di migliaia di profughi in fuga dalla brutalità della guerra. In poche settimane la nostra popolazione di 2,6 milioni di persone è aumentata del 4%. Quasi mezzo milione di ucraini ha attraversato il nostro confine e circa 90.000 sono ancora con noi, ospitati dai miei concittadini dal cuore grande. La metà dei rifugiati oggi sono bambini. Siamo sopraffatti, ma determinati a fare del nostro meglio per aiutare chi è nel bisogno”.
“Negli ultimi tre decenni, la Moldova ha ottenuto molti risultati di cui possiamo essere orgogliosi – ha poi proseguito Sandu –. Nel corso della nostra storia indipendente, la Moldova è stata e rimane un paese democratico, con elezioni libere e competitive. La libertà e la dignità del nostro popolo ci rendono un Paese con una forte identità europea. E la nostra democrazia e la libertà di parola stanno diventando più forti. Stiamo lavorando per consolidare i processi democratici. Stiamo lavorando per contrastare la disinformazione e costruire una società civile e mass media forti e resilienti”. Il popolo moldavo “ci ha dato un forte mandato per riformare il Paese e avvicinarlo all’Unione europea”.
“La storia e la nostra esperienza di transizione ci hanno insegnato che la sostenibilità delle nostre conquiste democratiche è strettamente legata allo sviluppo economico. Una sfida importante per noi – ha affermato l’oratrice – è creare opportunità economiche per tutti, per convincere i giovani che vale la pena provare a costruire un futuro in Moldova”. Sottolineatura legata alla forte emigrazione dei moldavi – quasi un terzo della popolazione totale – verso i Paesi Ue.

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