Si è chiusa domenica al santuario Nostra Signora della Misericordia di Savona la fase diocesana della causa di beatificazione della Serva di Dio e salesiana cooperatrice Vera Grita. In una nota diffusa oggi, la diocesi di Savona-Noli comunica che alla giornata hanno preso parte i parenti, alcuni membri dell’Opera dei tabernacoli viventi e della Famiglia Salesiana, pellegrini e fedeli. La messa e la sessione di chiusura sono state presiedute dal vescovo emerito e delegato episcopale Vittorio Lupi, il quale nell’omelia ha ripercorso la vicenda umana e spirituale di Vera Grita, ricordando come “attraverso lei Gesù cerca anime piccole, semplici, disposte a mettere al centro della propria vita l’Eucarestia per lasciarsi da lui trasformare in tabernacoli viventi, anime capaci di profonda vita di comunione e donazione ai fratelli”. “Siamo certi della sua santità”, ha proseguito il presule: “Abbiamo tante testimonianze della sua vita integerrima e donata al Signore e conosciamo le grandi sofferenze fisiche e morali che ha dovuto sopportare da un certo periodo della sua vita in poi, fino alla sua morte prematura. Il contatto vivo con il Signore e con Vera trasformi la nostra vita e ci faccia capaci di correre verso la santità sulla scia di colei che già veneriamo come santa”.
Il postulatore generale don Pierluigi Cameroni ha presentato il lavoro svolto dal Tribunale nell’ascolto dei testimoni, dalla commissione storica e dai censori teologi. La documentazione sarà ora consegnata alla Congregazione delle Cause dei santi a Roma.