(Bruxelles) L’Ue intende muoversi all’unisono per l’indipendenza energetica, anche se all’interno dei governi non mancano distinzioni (il caso dell’Ungheria sul petrolio). Comunque Ursula von der Leyen ha dichiarato oggi: “I 27 leader di governo dell’Ue hanno deciso di istituire una piattaforma per l’acquisto congiunto di gas, gas liquefatto e idrogeno. Come parte del nostro piano RePowerEu, proponiamo una via operativa da seguire, con un meccanismo di appalto congiunto e una sensibilizzazione comune ai Paesi fornitori. In questo modo possiamo garantire le importazioni di energia di cui abbiamo bisogno senza concorrenza tra i nostri Stati membri”. Tutto ciò richiederà, ha subito aggiunto la presidente della Commissione, “massicci investimenti e riforme. Mobilitiamo quasi 300 miliardi di euro. Circa 72 miliardi in sovvenzioni e 225 miliardi in prestiti. Ciò includerà alcuni finanziamenti – fino a 10 miliardi di euro – nei collegamenti mancanti per il gas e il gnl in modo che nessuno Stato membro rimanga senza rifornimenti. E fino a 2 miliardi di euro per le infrastrutture petrolifere in vista dell’interruzione delle spedizioni di petrolio russo”.
Poi è passata al nodo della difesa. “Il ritorno della guerra in Europa ha evidenziato gli effetti di anni di ritardi” nel settore. Tuttavia, “gli Stati membri stanno ora invertendo questa tendenza. Hanno annunciato ulteriori 200 miliardi di euro di spese per la difesa nei prossimi anni. Ora dobbiamo mantenere lo slancio. Dobbiamo assicurarci che questo denaro venga speso in modo coordinato, che colmi le lacune di capacità individuate dall’Europa sia dall’Ue che dalla Nato. E che rafforzi la nostra base industriale europea della difesa a lungo termine”.