In collaborazione con il Comitato delle regioni (Cdr), la Commissione europea ha selezionato 63 regioni, sette città e quattro Stati membri per un progetto pilota relativo ai partenariati per l’innovazione regionale. Gli enti selezionati dovranno “condividere buone pratiche e sviluppare e sperimentare congiuntamente strumenti per mobilitare molteplici fonti di finanziamento e iniziative politiche, nonché per collegare i programmi regionali e nazionali alle iniziative dell’Ue ai fini della trasformazione verde e digitale”, spiega una nota della Commissione. Per raggiungere l’obiettivo della trasformazione, secondo la commissaria Mariya Gabriel, “occorre promuovere l’innovazione e i contatti reciproci in ogni regione e in ogni Paese” e “i partenariati ci consentono di creare ponti per facilitare le sinergie tra investimenti e soluzioni innovative”. Proprio l’innovazione, secondo il presidente del Cdr, Apostolos Tzitzikostas, serve per “rafforzare la resilienza locale e migliorare la capacità delle nostre comunità locali di far fronte alle emergenze, proteggere i cittadini e sostenere le economie locali”. I “partenariati per l’innovazione regionale”, secondo Tzitzikostas sono uno “strumento chiave per coordinare tutti i fondi disponibili per diffondere l’innovazione sul campo”. Tra le regioni selezionate ci sono l’Abruzzo, l’Emilia Romagna, il Veneto, la Toscana; tra le città invece c’è Bologna.