Una Messa solenne in cattedrale, nella domenica di Pentecoste (5 giugno), sancirà l’apertura ufficiale del Sinodo diocesano della Chiesa di Padova, annunciato il 16 maggio dello scorso anno dal vescovo Claudio Cipolla. Saranno presenti i delegati che comporranno l’Assemblea sinodale chiamata a tracciare le linee guida per la vita della chiesa locale a partire dai temi scaturiti durante la fase preparatoria, durata un anno. “Entra nel vivo l’impegnativo cammino che la Chiesa padovana ha osato intraprendere come momento per fermarsi e guardare la propria direzione. Chiesa intesa in senso ampio, non il solo clero, perché l’esperienza cristiana riguarda tutti i battezzati – ha spiegato mons. Cipolla -. In questi ultimi decenni abbiamo vissuto tempi accelerati e grandi cambiamenti nel modo di pensare, nei valori, gesti, scelte, ci sono nuove visioni anche etiche e culturali. Siamo chiamati a discernere il buono per accoglierlo, dobbiamo scegliere la nostra visione di cristiani capaci di adeguare l’annuncio del Vangelo alla cultura in cui viviamo e di comunicare la ricchezza della nostra fede. Il Vangelo è lo stesso di duemila anni fa ma noi siamo cambiati e ogni epoca ha il proprio linguaggio”. Secondo il presule tutto ruota attorno alla domanda: “Cosa vuole il Signore dalla Chiesa di Padova? Per questo noi non ‘facciamo’ ma ‘celebriamo’ il Sinodo diocesano, che sarà aperto il giorno di Pentecoste per chiedere che sul nostro lavoro scenda la forza del suo Spirito e cambi l’acqua in vino, come a Cana di Galilea; il pane e il vino, in corpo e sangue di Cristo come nell’Eucaristia delle nostre comunità; la nostra assemblea in corpo del Signore risorto. Il dono è sempre eccedente rispetto alle attese”.