“Sfortunatamente, vediamo che l’offensore russo non rispetta i corpi dei soldati o dei civili ucraini, né quelli della sua gente. Proprio all’inizio della nostra resistenza, della nostra guerra difensiva, abbiamo cercato di onorare i corpi dei militari russi caduti. E volevamo restituirli nel modo degno alle loro famiglie. Ma vediamo i russi rifiutarsi di onorare i corpi dei propri soldati caduti, questo demoralizza il loro esercito”. Lo denuncia l’arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk, capo della chiesa greco-cattolica ucraina, nel quotidiano video messaggio di ieri diffuso oggi dedicato all’ “opera di misericordia” che ci dice: “Seppellite i morti”. “Oggi la terra dell’Ucraina è abbondantemente seminata con i corpi delle vittime, delle vittime di queste ostilità”, dice l’arcivescovo. “Non sappiamo nemmeno quante persone siano morte in questo turbine della guerra, soprattutto tra la popolazione civile. Ogni volta quando cerchiamo di ricostruire le nostre infrastrutture civili, quando rimuoviamo le macerie degli edifici bombardati, vengono trovati sempre dei corpi di persone innocenti. Noi cerchiamo di riconsegnarli alla terra con grande rispetto, preghiamo per il loro eterno riposo. Con grande rispetto, il nostro popolo accoglie e restituisce alla terra i corpi dei nostri soldati caduti. C’è un’usanza da noi: quando a casa torna un corpo senza vita di un nostro eroe, tutta la sua città o il villaggio esce e si inginocchia. In questo modo, i concittadini accompagnano la bara con il corpo del defunto”. Ma l’orrore della morte si unisce all’orrore della mancata sepoltura dei corpi che non vengono riconsegnati alle loro famiglie. “Oggi in modo speciale – dice Shevchuk – avvolgiamo con la nostra preghiera, la nostra attenzione, il nostro sostegno, il nostro calore umano tutti coloro che hanno perso i loro parenti e amici in questa guerra, in particolare, le madri e i padri che hanno perso i loro figli”. La preghiera si rivolge anche ai soldati ucraini che hanno dato la vita per la difesa della Patria: “Preghiamo oggi specialmente per i nostri soldati caduti”, dice Shevchuk. “Per coloro che hanno dato la loro vita per proteggere la patria. Preghiamo per le madri e i padri dei nostri militari caduti. Avvolgiamo con le nostre preghiere anche le famiglie, le donne, i bambini i cui genitori hanno perso la vita nei combattimenti per la patria”.