L’arcidiocesi di Modena-Nonantola si unisce al “cordoglio e alla preghiera” della Congregazione Cassinese dell’Ordine di San Benedetto e della comunità dei padri benedettini di Modena per la scomparsa di dom Gregorio Luigi Colosio, tornato alla Casa del Padre nella serata di venerdì 13 maggio, a 84 anni. Le esequie saranno celebrate martedì 17 maggio, alle 9, nella chiesa di San Pietro Apostolo, a Modena. Così lo ricorda l’arcivescovo Erio Castellucci: “Dom Gregorio era unico nel suo entusiasmo, nella sua cordialità e in quell’approccio fanciullesco – evangelicamente fanciullesco – a tutte le cose. Sembrava un eterno innamorato del Signore, uno di quelli che sentono la sua parola ardere continuamente nel cuore. È stato un testimone della passione esagerata di Dio per gli uomini”. Dom Gregorio Luigi Colosio era nato a Vigolo, in provincia di Bergamo, il 27 aprile 1938; dopo l’ordinazione sacerdotale, avvenuta il 14 settembre 1966 presso la basilica di San Pietro a Modena, ha trascorso la sua intera vita nel Monastero benedettino di San Pietro. Per vent’anni, dal 1984 al 2004, è stato anche parroco di San Pietro, amato da tutti per l’impegno sempre profuso a favore dei giovani e in particolare degli ultimi. Nel libro “Abbiamo trovato il Messia” di don Mirolslaw Denisiuk (Artestampa, 2010), offrendo la sua testimonianza sacerdotale in occasione del 150° anniversario della morte di San Giovanni Maria Vianney, dom Gregorio raccontava di aver messo nel retro dell’immaginetta dei suoi oltre 40 anni di sacerdozio questa preghiera: “Nella liturgia di Antiochia il sacerdote, prima di terminare l’Eucaristia, si rivolge all’altare, come a persona viva, e lo saluta dicendo: ‘Resta in pace, santo altare del Signore. Io non so se tornerò ancora da te o no. Il Signore mi conceda di vederti nell’assemblea dei primogeniti che sono nei cieli. In questa alleanza io metto la mia fiducia'”.