Papa Francesco: a Commissione Anglicano-Cattolica, “l’ecumenismo, uno scambio di doni”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Se il cammino indica la modalità, il dono rivela l’anima dell’ecumenismo. Ogni ricerca di una comunione più profonda non può infatti che essere uno scambio di doni, dove ognuno assimila come proprio quanto Dio ha seminato nell’altro”. Lo ha detto Papa Francesco, ricevendo in udienza, stamattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, i membri della Commissione internazionale Anglicano-Cattolica Romana.
Riflettendo sull’atteggiamento giusto perché “uno scambio di doni non si riduca a una sorta di atto formale, di circostanza”, il Pontefice ha ribadito che occorre “parlare con franchezza di questioni ecclesiologiche ed etiche, confrontarsi su quanto ci scomoda, è rischioso, potrebbe aumentare le distanze anziché favorire l’incontro”. “Pensiamo, invece, che ciò richiede, quali condizioni fondamentali, l’umiltà e la verità. Così si comincia, ammettendo con umiltà e onestà le proprie fatiche”. Dunque, il Papa ha indicato il “primo passo”: “Non badare ad apparire belli e sicuri davanti al fratello, presentandosi a lui come sogniamo di essere, ma mostrargli con cuore aperto come siamo veramente”. Poi, l’attenzione ai “peccati che hanno portato alle nostre divisioni storiche”, che “possono essere superati solo nell’umiltà e nella verità, iniziando a provare dolore per le ferite reciproche e sentendo il bisogno di dare e ricevere il perdono”.” Ciò domanda coraggio, ma è lo spirito del dono, perché ogni dono vero comporta una rinuncia, richiede trasparenza e coraggio, sa aprirsi al perdono – ha concluso il Papa -. Solo così i diversi scambi di doni e di esperienze aiuteranno a superare le formalità dovute e toccheranno i cuori”.

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