In che situazione si trovano le persone migranti bloccate in Libia? Quali sono gli strumenti previsti per la loro protezione e qual è la loro efficacia? Come si sono modificate e in che direzione evolvono le modalità di intercettazione e soccorso nel Mediterraneo? Quali le responsabilità dell’Italia per i crimini che si consumano in Libia? A cinque anni dalla firma del Memorandum di cooperazione tra Italia e Libia, Amnesty International Italia e Asgi (Associazione studi giuridici immigrazione) organizzano il 16 maggio a Roma e online (Città dell’Altra Economia, ore 9-18.30) un convegno per affrontare questi temi. “Gli effetti del Memorandum sono stati presto evidenti: se nel 2016 erano oltre 180mila le persone che sono riuscite a fuggire dalla Libia, nel 2019 sono state solo 11.471 le persone arrivate in Italia via mare – osservano i promotori –. Negli ultimi cinque anni, oltre 85mila persone sono state intercettate in mare e riportate in Libia dove sono costrette a vivere in condizioni deplorevoli, sottoposte ad abusi e detenzione arbitraria, imprigionate in sistemi di sfruttamento favoriti e rafforzati dallo stesso blocco delle partenze”. Il convegno vedrà giuristi, giornalisti, rappresentanti della società civile italiana e libica ed esponenti della politica discutere degli effetti del Memorandum sulle vite delle persone migranti per riflettere insieme su come superare politiche migratorie lesive dei diritti umani delle persone in movimento.