In occasione della festa di San Giovanni d’Ávila, patrono del clero spagnolo, il cardinale arcivescovo di Madrid Carlos Osoro si rivolge ai sacerdoti nella sua lettera settimanale per ricordare loro gli elementi costitutivi della loro vita. Tra gli altri, la centralità dell’Eucaristia e la preghiera. “Abbiamo bisogno del ritiro, dobbiamo stare da soli con il Signore e sviluppare la nostra amicizia con Lui”. Da lì, spiega il porporato, nasce l’azione pastorale.
Gli uomini chiedono che i sacerdoti “li aiutino a incontrare Dio”. L’arcivescovo sottolinea a questo punto il gesto dell’unzione e chiede a Dio “che ci insegni a ungere il cuore dei nostri fratelli con cuore di padri, di uomini a loro vicini”. “Dobbiamo ungere anche il popolo di Dio – aggiunge – di speranza e di carità”. I sacerdoti liberano e guariscono, continua il cardinale, “le loro labbra ci dicono la verità che conforta il nostro cuore”.
Il cardinale conclude incoraggiando i sacerdoti a guardare Gesù e a lasciarsi guardare “dagli occhi sapienti del nostro popolo” che chiedono loro: “Dammi la vita, dammi Gesù Cristo, fammi sentire che sono un membro vivo della Chiesa”.