Il card. Joseph Zen Ze-kiun è stato rilasciato su cauzione dalla stazione di polizia di Chai Wan intorno alle 23 (ore locali) di oggi. Era stato arrestato nel pomeriggio insieme ad altre quattro persone per “collusione con forze straniere” nell’ambito della gestione del “612 Humanitarian Relief Fund”, un fondo che ha aiutato i manifestanti arrestati durante le proteste pro-democrazia e anti-Cina nel 2019 a pagare le spese legali e mediche. Secondo quanto riportano i media di Hong Kong, il cardinale non ha rilasciato dichiarazioni all’uscita dalla stazione di polizia. È entrato in un’auto privata e se ne è andato via. Era accompagnato da cinque persone. 90 anni, vescovo emerito della città e noto sostenitore del movimento democratico, il cardinale era stato fermato questo pomeriggio con la stessa accusa insieme ad altre quattro persone: l’avvocatessa Margaret Ng, 74 anni; l’attivista e cantante pop Denise Ho; la militante Cyd Ho; e l’ex accademico Hui Po-keung. Hui era già stato arrestato in aeroporto martedì notte mentre era in partenza per la Germania. La militante pro-democrazia Ho era già in prigione per altri tipi di accuse. I cinque erano tutti amministratori del “612 Humanitarian Relief Fund”. La diocesi cattolica di Hong Kong al momento non ha ancora pubblicato un commento all’arresto dell’anziano cardinale mentre la Santa Sede ha immediatamente affermato di aver appreso la notizia dell’arresto “con preoccupazione” e di seguire “con estrema attenzione l’evolversi della situazione”. “Non è l’arresto del cardinale in quanto cardinale ma l’arresto del gruppo dirigente di questa associazione di sostegno legale ai manifestanti legati al movimento del 2019”, spiega da Hong Kong il missionario Pime, Renzo Milenese. “Le forze di polizia sono sempre molto precise ed agiscano in base ad un capo di accusa preciso e non per andare contro un cardinale o contro le sue prese di posizioni critiche”. “Non è neanche un segnale nuovo in quanto negli ultimi anni, ci sono stati numerosi arresti. E’ interessante questa accusa di collusione con le forze straniere”, osserva il missionario. Gli arresti arrivano pochi giorni dopo la nomina da parte del governo cinese dell’ex capo della sicurezza John Lee a capo dell’esecutivo della città. La notizia dell’arresto e del rilascio del cardinale ha riempito i titoli dei maggiori quotidiani online della città. La vita del card. Zen è sempre stata impegnata in difesa della libertà religiosa e dei diritti umani in Cina. Creato cardinale da Benedetto XVI nel 2006, ha lasciato la guida della diocesi nel 2009. Da allora non ha mancato di far sentire la sua voce scendendo personalmente in piazza a fianco degli studenti durante le proteste del “movimento degli ombrelli”. Nel giorno del suo 90° compleanno, aveva scritto un post su Facebook: “Ringrazio il Signore per il dono della vita e per la mia vocazione sacerdotale salesiana di essere servo di Dio per i nostri cari giovani e tutti voi. In tutti questi anni, mi chiedo sempre: ‘Ho fatto i piani che Dio ha per me?’. Spero di non aver mai deluso il Signore. Grazie di cuore!”.