Nella complessiva azione per una tutela dei diritti dell’infanzia nell’infosfera, la Commissione ha adottato oggi una nuova strategia europea per un’internet migliore per i ragazzi (Bik+), destinata a “migliorare i servizi digitali adeguati all’età e a garantire che tutti i minori siano protetti, autonomi, responsabili e rispettati online”. “Le tecnologie digitali e il loro uso da parte dei minori – rileva la Commissione – sono drasticamente cambiati negli ultimi dieci anni. La maggioranza dei bambini e dei ragazzi usa gli smartphone ogni giorno e per un periodo che è quasi raddoppiato rispetto a dieci anni fa. L’età in cui cominciano a farne uso si è inoltre notevolmente abbassata. I dispositivi moderni offrono opportunità e vantaggi, consentendo ai minori di interagire fra loro, apprendere online e divertirsi. Ma questi vantaggi non sono privi di rischi, come i pericoli dell’esposizione alla disinformazione, al bullismo online o a contenuti dannosi e illegali, da cui i minori vanno protetti”. La nuova strategia europea mira a garantire contenuti e servizi online” che siano accessibili, adeguati all’età e informativi, nel rispetto dell’interesse superiore dei minori”.
Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione, dichiara: “Ogni minore in Europa ha il diritto di crescere in un ambiente digitale sicuro che conferisca autonomia e responsabilità. Con la nuova strategia vogliamo sostenere l’accesso dei minori, soprattutto di quelli in situazioni di vulnerabilità, ai dispositivi e alle competenze digitali, combattere il bullismo online e proteggere tutti i minori da contenuti dannosi e illegali online”.
Dubravka Šuica, anch’ella vicepresidente, aggiunge: “La nuova strategia per un’internet migliore per i ragazzi garantirà ai minori gli stessi diritti online e offline, senza lasciare indietro nessuno, a prescindere dal contesto geografico, economico e personale. Tutti i minori devono essere protetti, rispettati, resi autonomi e responsabili online. Con questa strategia fissiamo inoltre elevati standard di sicurezza e promuoviamo la responsabilizzazione dei minori e la loro partecipazione attiva al decennio digitale in tutto il mondo”.