“È stato notato che il dialogo su Amoris Laetitia è rilevante nella comunità keniota. L’esortazione apostolica non dà risposte alle sfide della vita familiare ma sicuramente pone quesiti”. A parlare della ricezione del documento papale nel Paese africano è suor Veronica Rop, membro della Pontificia Accademia per la vita e collaboratrice del Kenya Catholic Conference of bishops, durante il convegno dedicato al quinto anniversario della Amoris Laetitia, questa mattina a Roma, alla Pontificia Università Gregoriana. “I nostri risultati recenti mostrano che nelle comunità keniote la tradizione africana ancora svolge un ruolo importante. Il matrimonio viene apprezzato e incorporato nella vita della gente”. A proposito della lingua usata, la religiosa sottolinea come sia importante tradurre in swahili o nell’idioma locale, viste le differenze presenti nel Paese. Sull’eco registrata dopo la diffusione dei questionari scaturiti dall’esortazione apostolica, aggiunge: “Un certo numero di risposte ci dicono che le prassi che sostengono la vita familiare, come il pagamento della dote, sono tenute in grande considerazione in alcune comunità”. Suor Rop conclude: “C’è bisogno di prestare maggiore attenzione al matrimonio e soprattutto ai giovani e ad altri bisogni emergenti. Senza le famiglie le società non avranno futuro. Papa Francesco è stato tempestivo a prevederlo nell’enciclica”.