“Oggi vogliamo pregare in modo particolare per tutti coloro che sono costretti a lasciare le proprie case. Preghiamo soprattutto per oltre un milione di ucraini espulsi con la forza dai russi dalla loro patria: oggi loro si trovano nei cosiddetti campi di filtrazione. In realtà, si tratta dei campi di concentramento siti sul territorio russo. Da lì, dopo interrogatori e torture, vengono trasferiti nelle vaste distese dell’est della Russia”. E’ la denuncia lanciata oggi da S.B. Sviatoslav Shevchuk, capo della chiesa greco-cattolica ucraina nel suo video messaggio quotidiano. L’arcivescovo ha dedicato oggi il suo messaggio all’accoglienza dello “straniero”. “Oggi nelle avversità della guerra, milioni di ucraini sono rimasti senza casa. Secondo le Nazioni Unite, più di 12 milioni di ucraini sono già fuggiti dalle loro case. Più di 5 milioni hanno lasciato la loro patria e cercano protezione, cercano aiuto fuori dall’Ucraina”. “Oggi, cogliendo questa opportunità, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno aperto i loro cuori e le loro case ai rifugiati ucraini. In questo modo, onorate Cristo stesso presente in mezzo a voi. Vorrei ringraziare, in particolare, tutti i nostri fratelli e sorelle in Ucraina che stanno condividendo ciò che hanno, per accogliere gli sfollati interni. Oggi probabilmente non esiste una città ucraina libera in cui non siano accolti i rifugiati. Al sud, nel nord, nel centro dell’Ucraina, specialmente in Ucraina occidentale… È così importante che in tutti coloro a cui apriamo le nostre case, che cercano il rifugio presso di noi, vediamo davvero la persona di Cristo stesso”.