“L’importante operazione di oggi, frutto del lavoro di magistrati della Dda di Roma e della Dia, è un’ulteriore conferma della presenza capillare della criminalità organizzata nella Capitale”. Così, in una nota, Libera commenta l’operazione contro la ‘ndrangheta a Roma. “Una presenza plurale, che vede affiancarsi mafie autoctone e mafie tradizionali e che per la prima volta vede l’individuazione di un ‘locale’ di ‘ndrangheta operativo sul territorio di Roma, autorizzato dai massimi organi decisionali della ‘ndrangheta”, prosegue Libera. “Ci meraviglia chi si stupisce: da sempre obiettivo delle cosche è fare affari e non deve sorprendere la loro presenza dove è alta la possibilità d’investimento e profitto. Se è vero che le mafie sono ormai holding finanziarie, va da sé che puntino con forza anche su Roma e dintorni sapendo avvalersi anche della collaborazione di professionisti e colletti bianchi – osserva Libera -. Ma se la traccia da seguire per comprendere quanto sta accadendo a Roma è quella del narcotraffico, dei soldi investiti in attività di ristorazione, in locali della ‘movida’ e dell’agroalimentare, la risposta non può essere solo repressiva ma deve articolarsi sul piano sociale, educativa e culturale. La lotta alla mafia come minaccia alla democrazia e questione di salute pubblica chiama in causa la coscienza, la responsabilità e l’impegno di ciascuno di noi”.