Scuola: mons. Giuliodori alla Fism, riconoscimento paritarie “problema oggi ancora più urgente”

“Anche il mondo della scuola è consapevole dell’impegno nel cammino sinodale. Oggi occorre recuperare le piattaforme esperienziali senza incorrere in alcuni rischi come il formalismo, l’intellettualismo e l’immobilismo”. Lo ha detto mons. Claudio Giuliodori, presidente della Commissione episcopale per l’Educazione cattolica, la Scuola e l’Università della Cei, intervenendo, ieri sera, al Consiglio nazionale della Fism, la Federazione Italiana delle Scuole Materne che raggruppa circa 9000 realtà educative nel nostro Paese.
Per il presule la pastorale per i bambini da 0 a 6 anni ha “una grande partita da giocare perché coinvolge non solo i bambini ma anche i giovani genitori”. “Non si tratta – ha aggiunto – solo di una pastorale che riguarda esclusivamente il mondo scolastico ma che va ad intersecare la pastorale familiare, offrendo grandi opportunità nell’aiutare le giovani coppie e la famiglia, luoghi di grande tenerezza dove l’educazione non può mai essere a senso unico, luoghi dove esperimentare un rinnovamento nella catechesi”.
Sollecitato dagli interventi di alcuni consiglieri, mons. Giuliodori è intevenuto anche sul problema dell’inquadramento e del pieno riconoscimento, anche dal punto di vista economico, delle scuole paritarie all’interno del sistema scolastico pubblico italiano. Un problema “non recente, ma diventato oggi – ha sottolineato – ancora più urgente”. I vescovi italiani hanno “ben presente il ruolo che ricoprono le scuole paritarie all’interno del sistema scolastico pubblico ma serve una maggiore unità e compattezza anche nel mondo cattolico, mentre nella politica si registrano inerzia e fatica ad accogliere il principio della libertà educativa”.

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